Barbarano di Salò

La frazione di Barbarano è l'unica posta fuori dal Golfo di Salò e si estende lungo la costa, ai piedi della montagna verso nord, al confine con Gardone Riviera. L'importante residenza storica di Barbarano è il Palazzo Terzi-Martinengo che fu costruito nel 1566 per volere del marchese Sforza Pallavicino, esponente di spicco della Repubblica di Venezia.

L'edificio, dalle forme severe e rigorose, dotato anche di una torre di avvistamento, ha quasi l'aspetto di una fortezza, anche se il grande giardino, con fontane e diviso in due sezioni, ammorbidisce la visione generale.

Il complesso è costituito da quattro edifici collegati tra loro. Il primo è costituito da un piano unico e un piano terra. Segue un'ala rivolta verso il lago formata da un corpo a due piani, mentre una seconda ala che si estende verso il bacino lacustre.

Storia di Barbarano

Durante la seconda guerra mondiale, nell'ottobre del 1943, la repubblica sociale italiana, chiamata anche "La Repubblica di Salò", nacque tra le città di Salò, Barbarano di Salò e Gargnano.

La città di Gardone Riviera, e in parte anche Fasano e Barbarano di Salò costituivano un'importante complesso ospedaliero dichiarato "zona franca" sulla base della convenzione internazionale di Ginevra.

La "Repubblica di Salò" fu l'ultimo tentativo di Benito Mussolini e Hitler di riorganizzare l'Italia fascista. In tutta l'area che circonda Barbarano di Salò abbiamo diverse ville storiche in stile neoclassico come Villa Fiordaliso dove visse Claretta Petacci, storica amante di Mussolini.

Sembra che gli incontri amorosi tra il Duce e la Claretta abbiano avuto luogo all'interno della Torre del Ruhland, oggi conosciuta come la Torre di San Marco. Altre testimonianze di quel periodo storico sono:

• Villa Maria Elisabetta (ora una casa per le vacanze),
• Villa Paolina (oggi ospizio per anziani)
• e il lussuoso Hotel Spiaggia d'Oro, oggi luogo di intrattenimento ma riservato ai soldati tedeschi.